Scopri la Casa di Dylan Dog: I Segreti del Civico 7 di Craven Road
Avete mai immaginato come sia davvero la casa di Dylan Dog? Quel civico 7 di Craven Road a Londra, teatro di incubi e investigazioni soprannaturali, non è solo uno sfondo: è un personaggio a sé stante. Ma attenzione, la sua struttura non è così semplice come sembra…
Casa di Dylan Dog disegnata da Angelo Stano (2006):

La casa di Dylan Dog è mutevole, quasi “viva”. Tiziano Sclavi non ha mai imposto una pianta rigida: ogni disegnatore è libero di reinventarla, aggiungendo stanze, corridoi e oggetti che riflettono la propria interpretazione del mondo dell’indagatore dell’incubo. Ci sono però elementi immutabili, come il campanello urlante, il corridoio dei mostri – che racchiude l’ossessione dell’autore per i classici letterari – e lo studio, custode del galeone “Victory”, del poster di The Rocky Horror Picture Show e della penna d’oca con cui Dylan scrive i suoi ricordi.
Casa di Dylan Dog disegnata da Bruno Brindisi (1990) :

E poi c’è il ripostiglio, la stanza più misteriosa di tutte. Esiste davvero? Sclavi stesso lo descrive come un luogo che può comparire o sparire, adattarsi alle esigenze narrative: un giorno semplice ripostiglio, il giorno dopo camera per ospiti, come quando Dylan ospita Johnny Freak. È una scatola magica, pronta a cambiare forma, riflettendo l’imprevedibilità del mondo del fumetto.
I lettori più curiosi si sono sempre chiesti come si acceda a certe stanze, dalla cucina al bagno. Alcuni seguono la cosiddetta “pianta Stano” (2006), considerata più lineare, mentre altri disegnatori come Bruno Brindisi (1990) hanno scelto interpretazioni personali, spostando corridoi o stanze. E questo è il bello: non esiste una casa uguale a sé stessa, perché, in fondo, Dylan Dog vive in un mondo dove il confine tra realtà e incubo è sempre sottile.

La casa è anche un tributo alla letteratura e agli amici di Sclavi, come la casa di Sergio Bonelli, piena di libri e ricordi. Rappresenta la memoria, la cultura e il bagaglio personale che rendono Dylan Dog un personaggio senza tempo. E nonostante gli anni, le licenze narrative e alcune censure editoriali, la sua dimora resta immutata nella mente di tutti noi: un luogo di mistero, fascino e curiosità.
Insomma, entrare nella casa di Dylan Dog significa entrare in un mondo dove ogni oggetto ha una storia, ogni corridoio un segreto, e ogni stanza può trasformarsi all’improvviso. Chiunque ami i fumetti sa che alcuni misteri non hanno risposta… e forse è proprio questo che li rende così irresistibili.







