Il Fumetto che Ha Reso Wonder Woman una Leggenda
Hai sempre pensato di conoscere la storia di Wonder Woman?
Forse… non del tutto.
C’è un albo che molti fan non hanno mai visto dal vivo: Wonder Woman #1 (1942), l’inizio ufficiale della sua leggenda. Oggi torna grazie alla Ristampa anastatica, e rivela un dettaglio che spesso sfugge anche ai collezionisti più attenti:
la principessa Diana, in copertina, non combatte, non vola, non usa il lazo…
cavalca come una vera Amazzone, imponente e libera, proprio come voleva il suo creatore.
L’Amazzone che ha riscritto la storia
Un anno prima, nel 1941, Wonder Woman era apparsa per la prima volta su All Star Comics #8. Ma è in questo albo — il suo primo, tutto suo — che Diana diventa davvero Wonder Woman.
Un salto epocale per l’epoca: una supereroina protagonista della propria serie, audace, indipendente, potente.
La copertina è un manifesto:
una donna che guida la carica, senza paura, su un cavallo lanciato in battaglia.
Niente pose da pin-up, niente “compagna del supereroe”.
Qui Wonder Woman è comando, forza, libertà.
Dietro le quinte: chi ha creato davvero Wonder Woman?
La sua nascita fu tutto tranne che convenzionale.
William Moulton Marston, psicologo, inventore della macchina della verità e convinto sostenitore dei diritti delle donne, ideò Wonder Woman per un motivo preciso: dimostrare che il mondo aveva bisogno di un eroe… che sapesse amare più che dominare.
E in questo primo numero la sua visione esplode in quattro storie intense, mitologiche, sorprendenti.
È un fumetto che profuma di antiche leggende e di modernissima ribellione.
Perché questo fumetto è un pezzo di storia da avere
La DC Anastatica ripropone pagina per pagina il leggendario albo del 1942:
stampi originali, colori d’epoca, pubblicità vintage e tutto il fascino della Golden Age.
È l’occasione perfetta per immergersi nella nascita della supereroina più importante della storia del fumetto.
Non un gadget.
Non una ristampa moderna.
Ma un viaggio nel tempo, esattamente com’era.









