Sapevi che Harry Potter fu rifiutato ben 12 volte?
Oggi Harry Potter e la pietra filosofale è uno dei romanzi più venduti e amati della storia. Ha generato un universo narrativo vastissimo tra libri, film, videogiochi e parchi a tema. Ma pochi sanno che questa storia magica ha rischiato seriamente di non essere mai pubblicata.

Un esordio difficile
Nel 1995, J.K. Rowling era una madre single disoccupata che scriveva nei caffè di Edimburgo, cercando di concludere il suo romanzo su un giovane mago orfano. Una volta completato il manoscritto, lo inviò a diversi editori britannici. La risposta? Silenzio o lettere di rifiuto.
In totale, Harry Potter e la pietra filosofale fu rifiutato da 12 editori. Alcuni lo consideravano "troppo lungo" per un libro per bambini, altri non riuscivano a comprenderne il potenziale. Nessuno sembrava disposto a scommettere su una storia ambientata in una scuola di magia.
Tutto cambiò quando il manoscritto arrivò sulla scrivania di Barry Cunningham, editor della piccola casa editrice Bloomsbury. Anche lui era incerto, ma decise di far leggere il primo capitolo a sua figlia di 8 anni. La bambina ne fu subito affascinata e chiese il seguito.
Fu così che Bloomsbury, nel 1997, pubblicò Harry Potter and the Philosopher's Stone in una prima tiratura di appena 500 copie, molte delle quali andarono alle biblioteche. Nessuno poteva immaginare che quella scelta avrebbe cambiato per sempre il panorama editoriale.
Il libro divenne presto un caso editoriale, seguito da traduzioni in decine di lingue, record di vendita e adattamenti cinematografici che lo trasformarono in una delle saghe più redditizie della storia.
Oggi le prime edizioni di quella tiratura iniziale valgono cifre astronomiche tra i collezionisti: anche oltre 100.000 euro per una copia in buone condizioni.
Il caso Harry Potter dimostra che anche le storie più amate possono iniziare tra rifiuti e dubbi editoriali. Serve talento, sì, ma anche fortuna e il coraggio di qualcuno disposto a credere nell'impossibile.
E, nel caso di Barry Cunningham, anche l’istinto di una bambina può fare la differenza tra un manoscritto dimenticato e un mondo di magia entrato nella storia.







